Alcuni mesi fa mi è
successa una cosa divertente. In realtà la cosa mi fa ridere oggi, ma non mi
sembrò affatto ilare quando successe.
Tutto è iniziato un
pomeriggio di aprile, quando decisi che per andare ad un importante appuntamento
di lavoro avrei indossato il mio paio di scarpe preferite, rompendo la mia
tradizionale regola che impone come altezza massima del tacco giorno i 10 cm,
scelsi le mie amate decolleté con stiletto 12 cm.
Questo fu il terribile
errore che commisi.
L’appuntamento di lavoro
andò molto bene, ma sulla strada del ritorno uno dei miei tacchi si infilò in
uno dei micidiali interstizi rovinati della pavimentazione di cui le strade
della mia città è piena, sbilanciando completamente la caviglia e, prima che io
me ne accorgessi, mi ritrovai a carponi nella via, con il ginocchio destro
completamente dolorante e che già iniziava a gonfiarsi, ma ancor peggio la mia
dignità di donna finita ahimè…ed è proprio il caso di dirlo…sotto i tacchi.
Raccolti i cocci di
orgoglio, mi precipitai a casa a curare articolazione e amor proprio e per le
successive settimane non riuscii ad appoggiare e piegare correttamente il
ginocchio. Confessai l’insuccesso a mio marito, che non vi dico che matte
risate si fece a sentire dell’accaduto, ma quando iniziai a parlarne ad amiche
e conoscenti dello stesso sesso, capii che questi pericolosi contrattempi
capitano a tutte e di continuo…purtroppo. Capitano ovunque e in qualsiasi
occasione, anche in quelle più umilianti. C’è chi è caduta rovinosamente
scendendo una scalinata spargendo il contenuto della propria borsetta in ogni
dove, vedendosi porgere dal primo sconosciuto una manciata di assorbenti che
teneva gelosamente custoditi per ogni evenienza; chi dopo una camminata da modella
con fischi annessi dei maschi presenti è rovinata al suolo come nelle migliori
sitcom, chi ha strappato vestiti, chi addirittura è finita al pronto soccorso.
Abbandonare i tacchi per
una vita più sicura??? Mai.
Da quel giorno, ho deciso di copiare le nostre colleghe d’oltremanica,
non solo quando sono a Londra, ma anche qui nella mia città d’origine…ai piedi
boots, sneakers, ballerine o sandali flat…e in borsa (anche in mano vanno molto
di moda) i super tacchi di ricambio da sostituire rigorosamente prima di
presentarsi agli appuntamenti, in ascensore, in un bar o al primo angolo
discreto della città…e anche se non sarà così discreto, non fa nulla, meglio un
sorriso perché mi cambio le scarpe piuttosto che camminare zoppe per tre
settimane….