Apre il 63mo Festival
della Canzone Italiana, un impeccabile Fabio Fazio, vestito Costume National
Homme, con un abito da sera che Ennio Capasa ha creato esclusivamente per lui. Impeccabile
nella forma asciutta adatta alla fisicità, non certo da super macho, del
conduttore; soprattutto azzeccatissima nei colori, un’abbinata nero e blu veramente
molto stilosa e modaiola, ma soprattutto molto elegante come scelta per la
sera. ELEGANTE.
La “principessa” della
serata, Luciana Littizzetto, sceglie una creazione Aquilano e Rimondi studiata,
è proprio il caso di dire, appositamente per Lei. E allora ci stupisce il suo
arrivo, non certo per la carrozza da Cenerentola, e nemmeno per le sue battute ironiche,
o per la sua camminata un po’ incerta sulle meravigliose ed esclusive creazioni
di Rizieri, ma perché si presenta in abito lungo! Questo ci spiazza. Ma come? Una
sopra le righe come Lei? Si
uniforma così a questo clichè? Ma lei, come da sua natura, ci lascia senza
parole, e l’abito lungo, rigorosamente ed elegantemente nero, con un corpetto
aderente decorato da cristalli Swarovski, jais e piume, strizzato in vita da un
fiocco in raso dal quale parte un’ampia gonna lunga fino ai piedi, si trasforma,
in un battibaleno, in un abitino Little Black Dress, semplicemente slacciando
quel fiocco in vita. Assolutamente splendida e di grande effetto la
trasformazione! I suoi cambi durante la serata sono in linea con la sua
fisicità minuta e il suo carattere brillante: un abito blu elettrico, sempre
decorato come il primo, con un taglio più dritto, non particolarmente
azzeccato, un po’ effetto sacco, ma comunque elegante. Ultimo cambio, un abito dal taglio anni ’50, aderente la
parte sopra nera e con gonna a ruota verde, colore moda della prossima
primavera 2013, particolarmente donante e in linea con la sua originalità, il
tutto impreziosito da decori con cristalli Swarovski. I gioielli, infine,
rimangono per l’intera serata gli stessi, dosati nella giusta misura e nel giusto
tono. Perfetta anche qui. UNA PRINCIPESSA…formato mignonne.
Tra le donne che sfilano sul
palco come ospiti, si distinguono: Ilaria d’Amico, provocante in un abito lungo
nero, decorato da perline, cristalli e intarsi nude look, e le sorelle Cristina
e Benedetta Parodi anch’esse in lungo, con abiti arricchiti da preziosi ricami.
La prima in nero, semitrasparente, molto sensuale, la seconda sceglie invece
sceglie un tono nude per l’abito. Per tutte e tre una promozione a pieni voti,
si per l’abito, ma soprattutto per il fascino che riescono ad esprimere.
SENSUALI E FEMMINILI.
Tra i campioni
concorrenti, uomini, spicca per il look Marco Mengoni, con un completo che
abbina diversi toni di blu, molto elegante, ma allo stesso tempo
appropriatamente originale, come la personalità del cantante. Presente, nel suo
outfit, anche un accessorio, la pochette da taschino, indice della disinvoltura
di chi la indossa, legata, come deve essere, in modo armonico al resto
dell’abbigliamento, non al colore della cravatta, ma in sintonia con esso. STILOSO,
ma anche il giusto sexy.
Un no, purtroppo, per
Daniele Silvestri, che rimane sicuramente in tema con il suo look, non
totalmente sbagliato per il festival, ma dove un particolare, magari
insignificante per molti, come la camicia botton down, lo fa iscrivere
immediatamente agli occhi della sottoscritta nella lista dei bocciati. Rende
troppo casual un look che poteva anche reggere l’eleganza dell’occasione.
No, decisamente anche a Felix
Baumgartner, jumper austriaco dal cognome impronunciabile e che il 14 ottobre
2012 ha battuto tre record superando la barriera del suono durante una caduta
libera. Ospite della prima serata del festival di Sanremo, propone, con
coraggio, troppo, ancor più di quello che gli serve per compiere salti nel
vuoto come quelli ai quali è abituato, un completo viola/vinaccia…la Littizzetto
inorridisce, e noi anche…sinceramente. UN COLORE CHE UCCIDEREBBE IL LOOK DI
CHIUNQUE, anche di Brad Pitt.
Infine le tre donne
cantati presenti sul palco in questa prima serata deludono un po’, in misura
diversa:
bocciata Simona Molinari
che ha cantato in coppia con Peter Cincotti (lui promosso, al contrario, con il
suo semplice total look nero). Forse per indecisione, lei non ha saputo
scegliere tra un abito con taglio molto particolare, una giacca abito, corto,
ma con un oblò sulla schiena, un tessuto impegnativo, tempestato di cristalli,
e due colori importanti abbinati, il rosso fuoco e l’argento….ha veramente
esagerato. INDECISA.
Bocciata anche Maria
Nazionale, un po’ per lo stesso motivo, troppo di tutto! Troppo scollato
l’abito, per un fisico prorompente come il suo ( e Luciana Littizzetto lo fa
notare con una battuta), troppi bottoncini sull’unica manica presente del
vestito, troppo assente l’altra, troppo il colore, troppo il colore delle
scarpe abbinato a quello dell’abito, troppo l’acconciatura da un lato. Tutto da
rivedere. ESAGERATA.
Per Chiara Galeazzi,
l’outfit scelto non è sinceramente all’altezza della situazione. Lei è molto
giovane e avrà modo di trovare il look che meglio si adatta alla sua rilevante
fisicità. Il colore scelto, la spegne, il tipo di look poco elegante.
Un’indicazione sarebbe quella di scegliere
il nero, non si sbaglia mai con lui se si deve essere eleganti. Un pantalone
palazzo, ampio quindi, riproporzionando la figura con un sopra aderente e con
il punto vita in evidenza, magari un blazer affiancato portato a nudo, avrebbe
potuto essere la scelta vincente. VOCE MERAVIGLIOSA, TROPPA POCA GRINTA NEL
LOOK.
A conti fatti, la
vincitrice indiscussa della prima serata del Festival di Sanremo 2013 è, senza
ombra di dubbio, la simpaticissima Luciana Littizzetto, che è riuscita ad
essere all’altezza dell’occasione, elegantissima (anche se le sue movenze
rimangono goffe e buffe, ma lo sono con garbo) senza snaturare il suo DNA di
stile, mettendo in evidenza i suoi punti di forza, ed esprimendo tutta se
stessa senza alcuna difficoltà o limitazione rispetto al palco che la ospitava.
Una grande lezione di stile vivendo al meglio la propria personalità.
UNO DEI BOZZETTI DEGLI ABITI DI LUCIANA LITTIZZETTO |
Nessun commento:
Posta un commento