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mercoledì 13 febbraio 2013

PRIMA SERATA AL FASTIVAL...


Apre il 63mo Festival della Canzone Italiana, un impeccabile Fabio Fazio, vestito Costume National Homme, con un abito da sera che Ennio Capasa ha creato esclusivamente per lui. Impeccabile nella forma asciutta adatta alla fisicità, non certo da super macho, del conduttore; soprattutto azzeccatissima nei colori, un’abbinata nero e blu veramente molto stilosa e modaiola, ma soprattutto molto elegante come scelta per la sera. ELEGANTE.
La “principessa” della serata, Luciana Littizzetto, sceglie una creazione Aquilano e Rimondi studiata, è proprio il caso di dire, appositamente per Lei. E allora ci stupisce il suo arrivo, non certo per la carrozza da Cenerentola, e nemmeno per le sue battute ironiche, o per la sua camminata un po’ incerta sulle meravigliose ed esclusive creazioni di Rizieri, ma perché si presenta in abito lungo! Questo ci spiazza. Ma come? Una sopra le righe come Lei?  Si uniforma così a questo clichè? Ma lei, come da sua natura, ci lascia senza parole, e l’abito lungo, rigorosamente ed elegantemente nero, con un corpetto aderente decorato da cristalli Swarovski, jais e piume, strizzato in vita da un fiocco in raso dal quale parte un’ampia gonna lunga fino ai piedi, si trasforma, in un battibaleno, in un abitino Little Black Dress, semplicemente slacciando quel fiocco in vita. Assolutamente splendida e di grande effetto la trasformazione! I suoi cambi durante la serata sono in linea con la sua fisicità minuta e il suo carattere brillante: un abito blu elettrico, sempre decorato come il primo, con un taglio più dritto, non particolarmente azzeccato, un po’ effetto sacco, ma comunque elegante. Ultimo cambio, un  abito dal taglio anni ’50, aderente la parte sopra nera e con gonna a ruota verde, colore moda della prossima primavera 2013, particolarmente donante e in linea con la sua originalità, il tutto impreziosito da decori con cristalli Swarovski. I gioielli, infine, rimangono per l’intera serata gli stessi, dosati nella giusta misura e nel giusto tono. Perfetta anche qui. UNA PRINCIPESSA…formato mignonne.
Tra le donne che sfilano sul palco come ospiti, si distinguono: Ilaria d’Amico, provocante in un abito lungo nero, decorato da perline, cristalli e intarsi nude look, e le sorelle Cristina e Benedetta Parodi anch’esse in lungo, con abiti arricchiti da preziosi ricami. La prima in nero, semitrasparente, molto sensuale, la seconda sceglie invece sceglie un tono nude per l’abito. Per tutte e tre una promozione a pieni voti, si per l’abito, ma soprattutto per il fascino che riescono ad esprimere. SENSUALI E FEMMINILI.
Tra i campioni concorrenti, uomini, spicca per il look Marco Mengoni, con un completo che abbina diversi toni di blu, molto elegante, ma allo stesso tempo appropriatamente originale, come la personalità del cantante. Presente, nel suo outfit, anche un accessorio, la pochette da taschino, indice della disinvoltura di chi la indossa, legata, come deve essere, in modo armonico al resto dell’abbigliamento, non al colore della cravatta, ma in sintonia con esso. STILOSO, ma anche il giusto sexy.
Un no, purtroppo, per Daniele Silvestri, che rimane sicuramente in tema con il suo look, non totalmente sbagliato per il festival, ma dove un particolare, magari insignificante per molti, come la camicia botton down, lo fa iscrivere immediatamente agli occhi della sottoscritta nella lista dei bocciati. Rende troppo casual un look che poteva anche reggere l’eleganza dell’occasione.
No, decisamente anche a Felix Baumgartner, jumper austriaco dal cognome impronunciabile e che il 14 ottobre 2012 ha battuto tre record superando la barriera del suono durante una caduta libera. Ospite della prima serata del festival di Sanremo, propone, con coraggio, troppo, ancor più di quello che gli serve per compiere salti nel vuoto come quelli ai quali è abituato, un completo viola/vinaccia…la Littizzetto inorridisce, e noi anche…sinceramente. UN COLORE CHE UCCIDEREBBE IL LOOK DI CHIUNQUE, anche di Brad Pitt.
Infine le tre donne cantati presenti sul palco in questa prima serata deludono un po’, in misura diversa:
bocciata Simona Molinari che ha cantato in coppia con Peter Cincotti (lui promosso, al contrario, con il suo semplice total look nero). Forse per indecisione, lei non ha saputo scegliere tra un abito con taglio molto particolare, una giacca abito, corto, ma con un oblò sulla schiena, un tessuto impegnativo, tempestato di cristalli, e due colori importanti abbinati, il rosso fuoco e l’argento….ha veramente esagerato. INDECISA.
Bocciata anche Maria Nazionale, un po’ per lo stesso motivo, troppo di tutto! Troppo scollato l’abito, per un fisico prorompente come il suo ( e Luciana Littizzetto lo fa notare con una battuta), troppi bottoncini sull’unica manica presente del vestito, troppo assente l’altra, troppo il colore, troppo il colore delle scarpe abbinato a quello dell’abito, troppo l’acconciatura da un lato. Tutto da rivedere. ESAGERATA.
Per Chiara Galeazzi, l’outfit scelto non è sinceramente all’altezza della situazione. Lei è molto giovane e avrà modo di trovare il look che meglio si adatta alla sua rilevante fisicità. Il colore scelto, la spegne, il tipo di look poco elegante. Un’indicazione sarebbe quella di  scegliere il nero, non si sbaglia mai con lui se si deve essere eleganti. Un pantalone palazzo, ampio quindi, riproporzionando la figura con un sopra aderente e con il punto vita in evidenza, magari un blazer affiancato portato a nudo, avrebbe potuto essere la scelta vincente. VOCE MERAVIGLIOSA, TROPPA POCA GRINTA NEL LOOK.
A conti fatti, la vincitrice indiscussa della prima serata del Festival di Sanremo 2013 è, senza ombra di dubbio, la simpaticissima Luciana Littizzetto, che è riuscita ad essere all’altezza dell’occasione, elegantissima (anche se le sue movenze rimangono goffe e buffe, ma lo sono con garbo) senza snaturare il suo DNA di stile, mettendo in evidenza i suoi punti di forza, ed esprimendo tutta se stessa senza alcuna difficoltà o limitazione rispetto al palco che la ospitava. Una grande lezione di stile vivendo al meglio la propria personalità.

UNO DEI BOZZETTI DEGLI ABITI DI LUCIANA LITTIZZETTO






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